18 Apr E’ solo una questione di….. Pancia!
Nel corso delle mie visite misuro sempre la circonferenza vita.
Non lo faccio per vedere se la silouette dei pazienti migliora, né per far loro indossare meglio i vestiti, ma c’è una ragione ben precisa.
La circonferenza vita correla strettamente con l’obesità intraddominale: promuove insulino resistenza e disfunzione β cellulare (le cellule pancreatiche deputate alla secrezione di insulina, l’ormone che permette l’ingresso di glucosio nelle cellule) con le relative conseguenze metaboliche.
I meccanismi sono questi: su questo tessuto adiposo a livello addominale l’effetto lipogenetico dell’insulina non funziona bene, quindi si genera aumento della lipolisi e liberazione di ac grassi liberi.
L’insulinoresistenza a livello del fegato fa rilasciare troppo zucchero determinando aumento della glicemia. Vengono inoltre rilasciati trigliceridi e lipoproteine a bassa densità, determinando così un incremento di LDL (il colesterolo “cattivo”).
Il muscolo perde la capacità di utilizzare glucosio come risorsa energetica, che quindi va in circolo e contribuisce ad alzare la glicemia e peggiorare l’insulinoresistenza.
Man mano che la glicemia aumenta, il pancreas è costretto ad un iper lavoro per immettere nuova insulina e cresce sia l’insulinemia compensatoria, sia il livello di insulinoresistenza e parallelamente la glicemia continua a salire. Le beta cellule a lungo termine risentono di un effetto gluco e lipotossico che alterano la sua capacità di produrre insulina, con conseguente aumento della glicemia che nel lungo termine porta all’insorgenza del diabete.
Il grasso addominale correla anche con l’ipertensione: Il grasso è in grado di produrre tante sostanze come angiotensinogeno che è il primo elemento dell’asse renina angiotensina e che quindi può determinare ipertensione, produce resistina che è un’adipochina che facilita l’insulinoresistenza, aumenta la leptina, il lattato, il PAI-1 che favorisce il rischio trombotico, riduce l’adiponectina che concorre nell’insulinoresistenza e nel determinare aterosclerosi e aumenta la produzione di IL-6 e TNFα aumentando lo stato infiammatorio globale.
Qual è il livello soglia di circonferenza vita auspicabile in dietoterapia?
Inferiore a 102cm per gli uomini e 88cm per le donne.
Un moderato calo ponderale (5-10%) porta ad una riduzione di circa il 30% del grasso viscerale e determina un enorme riduzione di rischio coronarico che avviene attraverso un miglioramento del profilo lipidico, dell’insulinosensibilità, del rischio trombotico, attraverso riduzione di marcatori dell’infiammazione e attraverso il miglioramento della funzione endoteliale.
I potenziali benefici di un moderato calo ponderale, si riflettono sui seguenti parametri:
Quindi, come dico sempre ai miei pazienti…Meglio piccoli passi fatti per arrivare a una modificazione delle abitudini di vita che ci garantiscono un obiettivo duraturo nel tempo, che rischiare di correre verso obiettivi utopici difficilmente raggiungibili che non riusciamo a mantenere.